L'ambiguità delle lingue
Edizioni Carocci
Roma, 2020; br., pp. 147, cm 12x24.
(Studi Superiori. 1199).
collana: Studi Superiori
ISBN: 88-430-9921-3
- EAN13: 9788843099214
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Peso: 0.65 kg
L'ambiguità pervade molti aspetti del pensiero e dell'esperienza, sfidando non solo le nostre certezze nel valutare, percepire e comunicare la realtà, ma anche i tentativi di definizione: lo stesso termine "ambiguo" si rifrange infatti in una costellazione di significati che evocano sia ciò che è incerto, dubbio, oscuro, e quindi difficile da interpretare, sia ciò che è equivoco, doppio, molteplice, e dunque interpretabile in modi diversi. Per questo l'ambiguità ha spesso attratto gli specialisti e i creativi del segno linguistico: filosofi e giuristi, retori e scrittori, teorici e critici della letteratura, lessicografi e traduttori, ma soprattutto linguisti, che su di essa si pongono molte domande. Perché le lingue hanno parole ed espressioni ambigue? La loro presenza è un vantaggio o un ostacolo per la comunicazione? Quali meccanismi intervengono nella disambiguazione? E qual è il ruolo dell'ambiguità nei processi del cambiamento linguistico? Per rispondere a questi interrogativi, il libro accompagna il lettore in un percorso attraverso le diverse manifestazioni del fenomeno, considerato nella sincronia e nella diacronia di numerose lingue, antiche e moderne.