Sociologia della guerra mondiale
A cura di M. Basso.
Brescia, 2023; br., pp. 160, cm 12x24.
(Orso Blu).
collana: Orso Blu
ISBN: 88-284-0459-0
- EAN13: 9788828404590
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Peso: 0.65 kg
All'inizio del 1915 Emil Lederer pubblica questo saggio, che possiamo considerare un classico della sociologia della guerra. Nel momento in cui in mezza Europa si dibatte sulle specificità nazionali che rendono inevitabile il conflitto, Lederer rileva una tendenza di fondo contraria: l'omogeneizzazione delle nazioni belligeranti, che va dalla gestione dello sforzo bellico all'ideologia nazionalista, prodotta dagli apparati politici e militari secondo strategie di disciplinamento e propaganda standardizzate. Nel conflitto, la società pare essersi trasformata in una comunità. Si tratta in realtà di una proiezione ideologica: la guerra mostra come sia piuttosto una «astratta moltitudine organizzata», sottoposta alla discrezionalità dello Stato. La possibilità di disarticolare la società e riarticolarla secondo necessità dimostra che non vi è nulla che preesista allo Stato: il complesso militare non appare più come un suo apparato, ma come una sua forma fenomenica. Le derive totalitarie trovano già qui i loro presupposti.