L'uomo disincarnato. Dal corpo carnale al corpo fabbricato
Asterios
Trieste, 2020; br., pp. 47, cm 12x24.
(Volantini Militanti. 9).
collana: Volantini Militanti
ISBN: 88-9313-166-8
- EAN13: 9788893131667
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il cosiddetto transumanismo ha origine lontane. Probabilmente dalla fascinazione che l'uomo da millenni ha avuto per se stesso e le sue creazioni, a partire dal mechané della Grecia classica e dalle prime esperienze ingegneristiche mesopotamiche. Questo anelito già presente nell'ellenismo, si sviluppa decisamente nella tradizione sensistica dell'Illuminismo in cui l'"uomo macchina" era nello stesso tempo un ideale da raggiungere e un modello con cui spiegare il funzionamento fisiologico degli esseri viventi. Nel Novecento, tuttavia, questo anelito ha cambiato forma e da Heidegger, dall'antropologia filosofica e dall'eugenetica per arrivare alle prime ipotesi cibernetiche e computazionali, ha assunto un connotato biopolitico. La macchinazione è divenuta il fine da raggiungere per alleviare l'individuo dalle fatiche del lavoro e per garantirgli una vita migliore e più lunga. Le domande che ci dobbiamo porre oggi riguardano la compatibilità dello sviluppo tecno-scientifico con le attuali emergenze antropologiche: possiamo pensare ad una società digitale di non-lavoratori quando l'incremento demografico si profila come una delle questioni aperte per l'umanità del futuro?