Delle fonti di obbligazione in diritto romano classico (Il «Manoscritto di Heidelberg», 1911)
ESI - Edizioni Scientifiche Italiane
A cura di R. Basile.
Napoli, 2019; br., pp. 168, cm 13,5x21,5.
(SISDiC. Storie dal Fondo. 5).
collana: SISDiC. Storie dal Fondo
ISBN: 88-495-3929-0
- EAN13: 9788849539295
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Peso: 0.22 kg
Ritrovato fortunosamente in Germania, il «Manoscritto di Heidelberg », costituisce il più ampio testo autografo di Betti attualmente conosciuto e disponibile per la lettura. Le pagine seguono la traccia del lavoro sulle fonti delle obbligazioni contrattuali in diritto romano, che Betti presentò per sostenere l'esame di laurea a Parma nel 1911, sotto la guida di Gino Segrè. Ignoto fino alla sua scoperta, l'autografo bettiano si inserisce in una fitta trama di sparizioni e ritrovamenti. Il rapporto controverso tra il manoscritto e l'originale della tesi, poi ritrovata in Vaticano; la vicenda della tesi salvata dalla casa di Segrè a Torino e del manoscritto perduto e riemerso cento anni dopo; il tragico sfondo della guerra e delle persecuzioni; i controversi rapporti tra Betti e il diritto romano, «dura ed arida disciplina», e la sua vocazione filosofica; il progressivo affinamento del senso storico. Tutto questo è accuratamente ricostruito nel lavoro di critico di edizione e rielaborato infine in forma narrativa. Perché questo piccolo testo, pur nella sua rigorosa metodologia esegetica, è ormai parte della storia e delle emozioni della sua scoperta.