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L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.

A cura di M. Di Monte e Gennari Santori F.
Roma, 2020; br., pp. 264, ill. col., cm 21x27.

prezzo di copertina: € n.d.

L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.

Costo totale: € 40.00 € 147.00 aggiungi al carrello carrello

Libri compresi nell'offerta:

L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.

A cura di M. Di Monte e Gennari Santori F.
Roma, 2020; br., pp. 264, ill. col., cm 21x27.

OMAGGIO (prezzo di copertina: € n.d.)

L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.

Caravaggio. La Bottega del Genio

Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia - Sale Quattrocentesche, 22 dicembre 2010 - 29 maggio 2011.
A cura di Falucci C.
Roma, 2010; br., pp. 118, ill. b/n e col., tavv., cm 24x28.
(Cataloghi Mostre. 49).

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 48.00)

Caravaggio. La Bottega del Genio

Caravaggio. La Cappella Contarelli

Roma, Palazzo Venezia, 10 marzo - 15 ottobre 2011.
A cura di M. Cardinali e De Ruggieri M. B.
Roma, 2011; br., pp. 150, 60 ill. b/n, 60 ill. col., 60 tavv. b/n, tavv. col., cm 24x28.
(Cataloghi Mostre. 50).

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 59.00)

Caravaggio. La Cappella Contarelli

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A furor di popolo. La giustizia vendicativa gialloverde

Donzelli Editore

Roma, 2019; br., pp. 162.
(Saggine).

collana: Saggine

ISBN: 88-6843-964-6 - EAN13: 9788868439644

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.78 kg


Un nuovo modo di concepire la giustizia ispira il governo di Lega e Movimento 5 Stelle: il populismo penale. Alla razionalità si sostituisce l'emotività delle vittime di reati; al rispetto della dignità umana subentra la collera, che spinge a vedere nel delinquente un nemico da eliminare; la proporzionalità della pena cede il posto a un estremismo sanzionatorio che pretende dal giudice pene sempre più aspre; il carcere, infine, diventa il luogo elettivo per segregare chi ha sbagliato, al fine di garantire al massimo la sicurezza collettiva. Questo grande falò della cultura moderna, da Beccaria alla nostra Costituzione letta con la lente della Carta europea dei diritti umani, provoca un inesorabile slittamento verso la vendetta. La legittima difesa domiciliare è ormai trasformata in un fai-da-te punitivo che esalta il ruolo degli «onesti» come avanguardie di un popolo tanto coraggioso da sparare sulla soglia della casa o del negozio. Si boccia la discrezionalità dei giudici, definita «buonista» quando modella la pena sulla personalità dell'imputato, o «sabotatrice» della certezza della condanna se proscioglie da reati minori e senza danno. Insomma, è la sicurezza collettiva l'altare su CUI viene Immolato il garantismo e sacrificata persino la prescrizione del reato, bollata come un tradimento dei diritti delle vittime della criminalità. Sull'onda del furore punitivo anche il processo penale viene sospinto verso le sabbie mobili della giustizia sommaria. In questa visione, i magistrati sarebbero un' élite incapace di fronteggiare la criminalità con il pugno di ferro. Si apre così uno scenario dominato dall'incubo di una regressione all'immoralità della giustizia vendicativa.

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