La Genovese. Una storia di amore e di rabbia
Compagnia Editoriale Aliberti
Correggio, 2017; br., pp. 217, cm 14x21.
(I Colibrì).
collana: I Colibrì
ISBN: 88-9323-196-4
- EAN13: 9788893231961
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Frank ha un nome straniero, ma è italianissimo, un figlio del sud. Da subito capisci che è un fuoriposto, uno che naviga proprio male nelle acque del mondo di oggi. Giornalista da una vita, è da sempre costretto a raccontare i personaggi della ridicola commedia italiana. Quelli che affollavano il mondo dorato della sua "direttora", grandissima animatrice dei salotti dove si decidono fortune e carriere, e che il potente segretario del partito aveva voluto al comando della sgangherata nave del giornale. Oppure Pellegrino Diotallevi, in arte Pel. Un pezzo di malacarne che aveva fatto i soldi con le macchine usate a Durazzo e con la monnezza che importava dall'Italia, ed era riuscito in un'impresa unica: fregare ai poveri la loro fame e trasformarla in un business. Frank, divorato dalla raggia - la rabbia, nel suo dialetto - è stato sempre un uomo contro. Perché il suo mondo era un altro. Quello di Peppino Matarazzo, di mestiere edicolante, che gli insegnò ad amare i giornali e da morto volle che lo scemo del paese gli cantasse in chiesa "Bella ciao". Il suo mondo era quel vecchio professore di violino incontrato sulle rive di un fiume a Prizren, in Kosovo. Il maestro elementare di quel piccolo borgo sullo Jonio che spendeva i pochi soldi dello stipendio per i libri e per alimentare la sua idea di comunismo. Oppure Peppino Gagliardi, che non vinse un Festival di Sanremo per colpa di una censura scandalizzata. Insomma, gli sconfitti pieni di dignità e umanità che aveva incontrato nella sua vita. Romanzo fatto di personaggi e luoghi, "La Genovese" ha per vero co-protagonista un sud più immaginario che reale. Cambiano le epoche, i tempi della vita e della storia si sovrappongono fino a mescolarsi, sempre accompagnati da suoni, odori e sensazioni precise ed evocative. Come il sapore di quella Genovese che dà il titolo al libro.