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1956. Budapest: i giorni della rivoluzione

Arnoldo Mondadori Editore

Segrate, 2006; ril., pp. 143, cm 15x22,5.
(Le Scie).

collana: Le Scie

ISBN: 88-04-55868-7 - EAN13: 9788804558682

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Europa,Extra Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.36 kg


A Budapest il 23 ottobre del 1956 studenti e operai scendono in piazza reclamando riforme che garantiscano la completa destalinizzazione del paese. Le autorità sovietiche designano un nuovo primo ministro, Imre Nagy, e un nuovo ministro degli esteri, Janos Kadar, nel tentativo di calmare gli animi di quelli che definiscono "hooligans". Viene poi liberato il cardinale Mindszenty, la più autorevole voce antisovietica, ma il 31 la situazione precipita. Nagy annuncia il ritiro dell'Ungheria dal Patto di Varsavia, Kadar prende le parti dei sovietici che il 4 novembre intervengono con estrema brutalità per reprimere le manifestazioni. Centinaia di carri armati invadono le vie di Budapest, i morti sono più di 10.000, i feriti, i deportati e i dispersi sono forse altrettanti e più di 200.000 riparano in Occidente. Bettiza rievoca quegli eventi e ne ricostruisce i drammatici effetti sui partiti di sinistra occidentali, mentre si sofferma a descrivere i due maggiori protagonisti della tragedia: Nagy che non cedette ai ricatti dei sovietici, e Kadar che tradì il proprio popolo consegnandolo agli aggressori di Mosca.

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