Adagia di guerra, pace, saggezza e follia
Enzo Sellerio editore
A cura di Canfora D.
Palermo, 2013; br., pp. 799, cm 15,5x21,5.
(La Diagonale. 132).
collana: La Diagonale
ISBN: 88-389-2768-5
- EAN13: 9788838927683
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.926 kg
Per diversi decenni, Erasmo da Rotterdam (1466-1536) raccolse proverbi e detti provenienti dalla cultura classica, soprattutto greca. Ne individuava la fonte, gli autori che li avevano utilizzati, le variazioni registrate nel corso del tempo, la capacità di sopravvivenza; ne commentava infine il significato e le varie interpretazioni. Sono i celebri "Adagia": un remoto preannuncio di enciclopedismo illuministico. In Erasmo l'esame filologico diventa critica dei motivi civili dei suoi tempi, e i suoi tempi diventano lo specchio di un'umanità universale da osservare con occhio tollerante e acuto. Così gli Adagia costituiscono i frammenti di una meditazione antropologica e morale di spessore filosofico, da contrapporre, come un muro di difesa, alla stupidità e alla crudeltà dei tempi. "Gli Adagia - scrive il curatore appaiono un arsenale della parola. La parola può appunto contrastare la brutalità e la guerra, può alleviare la pazzia diffusa e trasformarla in sapienza. Raccogliere motti, parole, frasi è lo strumento di difesa di cui l'umanista spera di potersi servire per illuminare il mondo. In questo, si può dire, gli Adagia sono un libro accostabile alla grande tradizione novellistica tardomedievale e umanistica, che a sua volta traeva ispirazione dalle raccolte aneddotiche del passato."