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L'Europa verso il suicidio? Senza unione federale il destino degli europei è segnato

Edizioni Dedalo

Bari, 2008; br., pp. 235, cm 12,5x21.
(Libelli Vecchi e Nuovi. 12).

collana: Libelli Vecchi e Nuovi

ISBN: 88-220-5512-8 - EAN13: 9788822055125

Luoghi: Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.23 kg


La dimensione europea determina ormai la nostra vita civile non meno di quella nazionale. Solo attraverso una vera unione federale noi europei potremo ancora contare qualcosa nel mondo globale e non essere interamente oggetto di decisioni altrui. Solo così anche l'Italia, per quanto pessimamente governata, potrà forse sfuggire alla bancarotta civile ed economica. Come europei cominciamo a essere riconosciuti dagli altri abitanti del mondo, eppure l'Europa non è divenuta un elemento decisivo della nostra identità civile. Il "deficit democratico" dell'Europa intergovernativa, le sue ricorrenti paralisi decisionali, il carattere astruso e privo di un comprensibile filo logico dei suoi trattati ne fanno il capro espiatorio di un populismo demagogico e autolesionista. Il senso comune riconosce all'integrazione europea la sola virtù, ritenuta ormai quasi una banalità, di aver fatto convivere e collaborare in pace e prosperità paesi e popoli che non avrebbero assolutamente nulla in comune. Ma la costruzione europea non può essere una confederazione fra alieni o una piccola Onu. Costringe invece a ripensare che cosa costituisca nel mondo globale la soggettività politica, fino a ieri impersonata dagli Stati-nazione.

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