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Restauro timido. Architettura, affetto, gioco

NARDINI PRESS S.R.L

Firenze, 2008; br., pp. 136, ill., cm 15x21.
(Arte e Restauro).

collana: Arte e Restauro

ISBN: 88-404-4157-3 - EAN13: 9788840441573

Soggetto: Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali,Saggi (Arte o Architettura)

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.33 kg


Nel tempo del pettegolezzo, nel tempo del consumo, dell'efficientismo, del mondo come una miniera da sfruttare, dell'assenza del rispetto per le persone e le cose. Nel tempo della tecnica che da mezzo è divenuta fine, della economizzazione degli spiriti. Nel tempo di produrre risultati a tutti i costi e immediatamente anche nel campo dell'architettura e del restauro è necessario prendersi una pausa e fare una riflessione.
Il Carattere timido, attento e sensibile, timoroso, a reazione lenta, ha la saggezza necessaria per farci comprendere i nostri limiti e spingerci a dedicarci, comprendere e conservare tutti quegli aspetti che normalmente l'architettura e il restauro giudicano secondari e trascurano. Studiando gli edifici e i luoghi degradati e malati si arriva ad amarli e amandoli si arriva a capirli. Così lo studio, l'affetto e la comprensione sono tutt'uno. Forse vedere con chiarezza il mondo vuole dire non agire o agire timidamente. La vera ricchezza del restauro timido è di saper intervenire con poco, del quale non vi è mai penuria, utilizzando la conoscenza, la conservazione dell'esistente e la stratificazione della nuova architettura con cautela, con attenzione, umiltà e intelligenza. Essere timidi non è un segno di un minor grado di presenza, piuttosto indica un modo più discreto di situarsi nella realtà utilizzando la non violenza verso le cose.
Questo libro, corredato da estese schede di restauro, è il tentativo di ampliare la cassetta degli attrezzi per reagire alla nostra condizione proponendo il pensiero timido come sacca di resistenza, come maestro di ritirate e di rese, come nuova virtù di questo secolo a partire dal restauro che in Italia è il luogo dove maggiormente si sviluppano le teorie dell'architettura. Ma non solo; la timidezza è forse la radice stessa dell'essere umano: se è pensata può rendere la vita radicale e capace di un cambiamento sapiente.
Certo le azioni della Shy Architecture Association (Associazione per l'Architettura Timida) sono provocatorie (il farmaco miracoloso Timidina con vitamina C), ironiche (la patente a punti per il restauro), e "meravigliosamente sconclusionate" ma spesso giocando si può afferrare anche qualche brandello di verità.



SOMMARIO Il timido deve essere molto coraggioso, di Amedeo Bellini

PRIMA PARTE: Shy Architecture Association Il manifestino rosso dell'architettura timida La timidina con vitamina C La patente a punti per il restauro Il riso e il restauro Il funerale del restauro Gastrosofia del restauro Libretto di manutenzione timida programmata Rivoluzione timida

SECONDA PARTE: contributi Ontologia timida, di Anna Lucia Maramotti Torrazzo timido, di Elisabetta Bondioni Shy Architecture: l'alternativa di una leggerezza sostenibile, di Chiara Lumia Il timido e il coniglio, di Andrea Bortolon

TERZA PARTE: esempi Campanile del Duomo di Crema Impianto di sollevamento delle acque del fiume Serio Castello di Pandino Santuario della Misericordia di Castelleone Casa Lentati del Portaluppi a Milano Museo timido:"casa cremasca" a Crema Museo Leonardo Bonzi a Ripalta Istituto Musicale Donizetti a Bergamo Villa Porta Bozzolo a Casalzuigno San Lorenzo a Lugano

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