L'iconografia della Camera di San Paolo del Correggio
Abscondita
Milano, 2017; br., pp. 144, ill.
(Carte d'Artisti. 284).
collana: Carte d'Artisti
ISBN: 88-8416-581-4
- EAN13: 9788884165817
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.69 kg
«È difficile compendiare in modo sistematico l'insieme dei contenuti espressi dalla Camera di San Paolo. Gli affreschi del Correggio non sono ispirati a un rigido schema teologico o filosofico, come la Cappella Sistina di Michelangelo o la Stanza della Segnatura di Raffaello; né essi ci narrano "attraverso la metafora delle favole antiche" les faits et gestes di un singolo individuo, come nella decorazione di Perin del Vaga di Palazzo Doria a Genova, o in quella del Rosso della Galleria Francois I a Fontainehleau; né hanno lo scopo di fornire una rappresentazione di vasto respiro della mitologia classica, come nel caso del soffitto di Palazzo Rucellai a Roma, di Jacopo Zuechi. [...] È un mondo strano quello in cui la badessa Gioanna da Piacenza cercò rifugio, sottraendosi a ciò che ritenne un'ingiusta persecuzione: un mondo fatto di audacie, colmo di orgoglio, ma anche di rassegnazione; un mondo non realmente pagano, ma neppure esplicitamente cristiano. L'uomo dovrebbe andare alla ricerca della gioia, ma nel contempo tentare di trascendere il mondo fisico, e agire in modo consono alle proprie possibilità, mantenendo la pace il più a lungo possibile e imbracciando le armi per difendere le proprie convinzioni solo quando è necessario. La Fortuna, egli spera pur non potendo esserne certo, sarà la 'compagna della Virtù'. Ma né lui né il sommo tra gli dèi dell'Olimpo possono aspirare a un fine più alto di quanto non sia l''agire nel migliore dei modi', come Platone dice di Dio: poiché, alla fine, tutto è governato dal Fato.»