Crisi e fine dell'Europa?
Traduzione di F. Grillenzoni.
Torino, 2016; br., pp. 334, cm 13,5x19,5.
(Nuova Cultura. Introduzioni. 313).
collana: Nuova Cultura. Introduzioni
ISBN: 88-339-2844-6
- EAN13: 9788833928449
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 1.6 kg
"La crisi consiste nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati". Secondo Etienne Balibar, l'immagine drammatica dell'interregno evocata da Antonio Gramsci nel celebre passo si presta bene a raffigurare il presente di un'Europa che sta sopravvivendo alla propria agonia, invischiata in una logica di disfacimento dagli esiti impredicibili. Perché, nel contesto attuale irreversibilmente globalizzato, la fine parrebbe già avvenuta. La costruzione politica europea si è inceppata sulle sue contraddizioni irrisolte: sul dogma neoliberista della cosiddetta concorrenza non falsata, che ha esaltato l'antagonismo permanente degli interessi e ha rinsaldato le posizioni dominanti, con enormi costi sociali; sulla divisione dei poteri tra istituti comunitari e Stati membri, che ha consentito a ciascuna parte di invocare la propria irresponsabilità e ha scatenato al tempo stesso reazioni nazionalistiche; sulla questione delle frontiere esterne, già rese fluide dalla compresenza di organismi e aree che includono alcuni Stati e non altri dallo spazio Schengen all'eurozona -, e adesso diventate il luogo dell'impossibile demarcazione tra Nord e Sud, dove si decidono le sorti di masse crescenti di migranti, "esseri umani senza Stato" che reclamano il loro "diritto ad avere dei diritti".