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Controstoria dell'architettura moderna: Roma 1900-1940

Alinea Editrice

A cura di Mazzola E. M.
Testo Italiano e Inglese.
Firenze, 2005; br., pp. 240, ill. col., cm 17x14.
(Saggi e Documenti di Storia dell'Architettura. 46).

collana: Saggi e Documenti di Storia dell'Architettura

ISBN: 88-8125-876-5 - EAN13: 9788881258765

Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Roma

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 0.46 kg


La storia dell'Architettura e dell'Urbanistica in Italia nel periodo trattato in questo libro (l900-1940) è unanimamente considerata come la Storia di due scuole di pensiero legate alla due principali città italiane: Roma la conservatrice, e Milano la reazionaria. Personalmente preferirei parlare di Roma l'artista-artigiana e Milano l'industriale, poiché è questo il piano su cui si combatté la battaglia che vide la ripartita dell'Architettura (dominio degli architetti, degli artisti e degli artigiani) sconfitta dell'edilizia (dominio dell'industria).L'Architettura dell'Italia del Novecento presentava due componenti fondamentali; quella europeista che si rifaceva al Razionalismo e quella nazionalista che si rifaceva al Classicismo. A Roma il Barocchetto e il cosiddetto Razionalismo sono i due volti del rinnovamento architettonico. L'ambiente romano, che è al centro di questo saggio, è influenzato, agli inizi del Novecento, dal culto della romanità e dagli studi del Giovannoni sull'Architettura minore del Seicento. Raggruppare tutti gli edifici della Roma Moderna (si badi, non Modernista!) in un unico libro non è cosa semplice, forse neanche possibile, dunque non voglio avere la presunzione di ritenere questa mia pubblicazione esaustiva in tal senso... Il risultato che invece spero di aver ottenuto è quello di una prima sensibilizzazione di tutti gli architetti contemporanei verso la qualità 'Moderna' degli edifici che, a distanza di 20-90 anni dalla loro costruzione non hanno mai ricevuto alcun intervento di restauro, a differenza dei super celebrati edifici modernisti i quali, si sa, hanno richiesto costosi interventi sin dall'ultimazione delle costruzioni. Piuttosto che pensare ad internazionalizzare le nostre città con interventi "caduchi" e decontestualizzati, faremmo bene ad essere più orgogliosi di quella tradizione italiana in nome della quale Gustavo Giovannoni creò la Scuola Romana di Architettura. Il presente testo ha dunque come scopo quello di rendere giustizia a tutti quei grandi architetti Moderni - nel vero senso dello parola - che seppero gettare le basi per un'Architettura del Novecento ma che, per l'avvento del Modernismo, vennero presto dimenticati. L'analisi degli edifici, molti dei quali nati per scopi utilitaristici, evidenzia la lungimiranza progettuale di questi architetti, che fa di loro dei veri artisti MODERNI. Essi seppero coniugare il presente con il passato e con il futuro, gli interessi speculativi dei costruttori con la qualità della vita e con la qualità estetica delle costruzioni. In poche parole, essi misero in pratica il concetto di "società evoluta" teorizzato da Edmund Burke: "Una civiltà sana è quella che mantiene intatti i rapporti col presente, col futuro e col passato. Quando il passato alimenta e sostiene il presente e il futuro, si ha una società evoluta".

The history of Architecture and Town Planning in Italy in the period we are dealing with (1900-1940) la unanimously considered that of two schools of thought and linked to the two main Italian cities Conservative Rome and Reactionary Milan. Personally, I would prefer so speak of Rome the artist and artisan and industrial Milan, since this is the level or which the "battle" was fought that led to the demise of Architecture (dominated by architects, artists, and artisans) defeated by building (the domain of industry). The twentieth-century Architecture of Italy had two basic components, therefore; the proEuropean one drawing no rationalism and the nationalistic one, going back to Classicism. In Roma the late-Baroque and the so-called Rationalism are the two faces of architectural renewal. At the beginning of the twentieth century the Roman environment which this study focuses on, was influenced by the cult of the Roman world as well as the studies of Giovannoni on minor seventeenth century Architecture. Bringing together all the buildings of Modern (not Modernist of course!). Rome in a single book is not all that simple, perhaps not even possible, so I would not be so presumptuous as to consider my publication exhaustive in that sense...What I really hope to have accomplished is to have begun to make contemporary architects aware of the Modern quality of the buildings I am about to illustrate buildings which, 70-90 years after they were built have never been restored at all, unlike the highly acclaimed modernist buildings which, as is well known, have necessitated expensive work ever since they were constructed. Rather than trying to internationalise our cities with transitory interventions isolated from their contexts, we would be well advised to take greater pride in that Italian tradition in the name of which and Gustavo Giovannoni created the Roman School of Arthitecture. The purpose of this text, then, is to pay due homage to all those great Modern architects - in the true sense of the word who were able to lay the bases for twentieth-century Architecture but were soon forgotten with the advent of Modernism. The analysis of the buildings, many created for utilitarian purposes, shows the farsighted designing ability of these architects, which makes them truly MODERN artists. They succeeded in harmonising the present with the past and the future, building speculators interests with the quality of life and the aesthetic quality of the constructions. In short, they put into practice the concept of an advanced society, as theorised by Edmund Burke "A healthy civilisation is one which maintains the relationships with the present, the future and the past. When the past nourishes and supports time present and the future, a society is advanced".

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