Immagini abitate. Poesie
Milano, 2011; br., pp. 48, cm 12,5x20,5.
(Sguardi. 25).
collana: Sguardi
ISBN: 88-7799-371-5
- EAN13: 9788877993717
Testo in:
Peso: 0.1 kg
Quello che compare nei versi di Valerio Fabbri è un mondo in orizzontale, potremmo dire, dove la vita scorre tra marciapiedi sporchi e muri scrostati: tutto avanza lineare e senza senso, teso in una sola direzione, per cui le vite di tutti appaiono 'semplici" e come incastrate dentro una routine che sovente si riempie di urla per cose da poco e vane, come se le esistenze fossero incise da una malattia cronica che tutto e tutti colpisce: "Abbiamo fatto rumore con la spazzatura, mentre al piano di sotto i vicini, litigavano sul riscaldamento: esiste un marchio segreto o degrado, una specie di fiera, una città cronica, deturpata dai manifesti. E stranieri, stranieri da queste parti, inchiodati dal futuro». Valerio Fabbri pare volerci dire che a tutti coloro che incontriamo in queste sue "immagini abitate" è assegnato un destino 'in perdita": un vuoto di futuro, per cui nei versi il tempo è afferrato solo nel suo consumarsi in un eterno presente. [...] Quando tutto pare perduto nel suo opaco fluire, il poeta si solleva un po' dal piano orizzontale, si mette di lato e cerca un "un pezzo di verità" dice, forse cerca solo qualcosa da salvare in poesia, come si legge in questo passaggio: "Tutto è visibile in questo formicolio, ma invento un posto luminoso, alla mia mancanza di simpatie: a volte ascolto di straforo, mi vergogno, mi sembra di trovare un pezzo di verità, sulle bocche semplici di tanti sconosciuti".