Senza paradiso. Miti e punizioni dell'aldilà greco antico
Il Mulino
Bologna, 2013; br., pp. 250, cm 24x12.
(Antropologia del Mondo Antico).
collana: Antropologia del Mondo Antico
ISBN: 88-15-24562-6
- EAN13: 9788815245625
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Peso: 0.65 kg
Qual è la sorte dell'anima dopo la morte? Per gli antichi Greci esistevano molteplici risposte a questa domanda. Per lo più, il defunto era immaginato come un'ombra inconsistente, un essere che nell'aldilà non riceve né premi né castighi, ma si accontenta di un'esistenza "diminuita" senza ricordi e senza coscienza. Tuttavia, sin dall'età arcaica emerge l'idea che ad alcuni spettasse una sorte diversa, quella di essere puniti per l'eternità: si tratta di personaggi mitici celebri ancora oggi come Sisifo, Tantalo, le Danaidi; e di altri meno famosi, come il povero Ocno, costretto a intrecciare una corda eternamente divorata da un'asina che si trova alle sue spalle, o coloro che non sono stati iniziati ai misteri di Eleusi, destinati a restare immersi per sempre nell''immenso lago di fango degli inferi. Questo libro rievoca le loro storie, illustrando un aspetto poco conosciuto dell'aldilà greco antico.