Il Ghetto. Piazza Barche
Fabio Brusò - Sullam Simon Levis
Il Poligrafo
Padova, 2008; br., pp. 80, ill. b/n e col., cm 17x24.
(Novecento a Venezia. Le memorie le storie. 12).
collana: Novecento a Venezia. Le memorie le storie
ISBN: 88-7115-614-5 - EAN13: 9788871156149
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Veneto,Venezia
Testo in:
Peso: 0.2 kg
La storia del Ghetto in età contemporanea si apre con l'abbattimento dei portoni che limitano l'accesso al quartiere: siamo nel 1797, si innalza un albero della libertà, simbolo della Rivoluzione francese. Mezzo secolo dopo, il Ghetto veneziano è una sorta di trincea durante l'assedio austriaco alla Repubblica di Manin. E' poi con l'unificazione italiana e la Prima Guerra mondiale che contribuisce alla creazione di una nuova memoria patriottica: questa fase storica subirà più tardi una drammatica cesura con le leggi razziali del 1938 e con l'inizio delle persecuzioni. Tra il 1943 e il 1944 oltre duecentocinquanta ebrei veneziani saranno deportati e periranno nei lager nazisti.
PIAZZA BARCHE.
Piazza Barche: da circa centoventi anni il suo nome ufficiale è piazza XXVII Ottobre, ma nell'uso comune di Mestre e dintorni rimane la canonica dizione "Piazza Barche", quasi ad evocare l'aspetto originario della piazza fino a metà Novecento, quando ancora il Canal Salso portava nel centro di Mestre le imbarcazioni lagunari, con i trasporti, le attività e i mestieri collegati alla via d'acqua. Oggi, al posto del porto lagunare, troviamo una grande rotonda automobilistica, attorniata da banche, uffici, alberghi, negozi, parcheggi, edifici residenziali.
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