Generi letterari e costruzione di una lingua comune tra Cinque e Seicento
A cura di F. Rossi.
Roma, 2017; br., pp. 128, ill., cm 15x21.
(Proteo).
collana: Proteo
ISBN: 88-7575-273-7
- EAN13: 9788875752736
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Che cosa tiene insieme le "cicalate" con le "prediche", un oscuro dialogo rinascimentale con i rimaneggiamenti teatrali secenteschi? La precisa coscienza metalinguistica dei loro compositori, in un "secolo", cioè il Cinque-Seicento, in cui tutto, o quasi, sembra ruotare attorno alla questione della lingua. Quella qui indagata, attraverso alcuni suoi generi significativi anche se tuttora poco studiati, è un'epoca attraversata da sguardi in avanti e all'indietro, da fervide polemiche tra fautori del modello fiorentino e anticruscanti, tra nostalgici dell'aureo Trecento boccacciano e petrarchesco (nella codificazione bembiana) e propugnatori del naturalismo della lingua parlata a Firenze nel Cinquecento, tra gli affezionati a un modello linguistico unificante e gli estimatori della diversità e del plurilinguismo. I saggi sono di Raphael Merida, Federica Rando, Fabio Ruggiano, giovani studiosi del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM) dell'Università di Messina.