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Arturo Zavattini. Fotografo in Lucania

Federico Motta

Milano, 2003; ril., pp. 84, ill. b/n, cm 22,5x22,5.

ISBN: 88-7179-410-9 - EAN13: 9788871794105

Soggetto: Collezioni,Fotografia

Periodo: 1960- Contemporaneo

Luoghi: Calabria e Basilicata

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Le sessanta immagini di Arturo Zavattini, che si possono osservare nel presente volume (realizzato in occasione della donazione che l'autore ha effettuato al comune di Tricarico), costituiscono una significativa selezione antologica (effettuata dall'autore stesso con la collaborazione di Francesco Faeta), del corpus fotografico realizzato a Tricarico, in Lucania, nel giugno del 1952, nell'ambito della prima spedizione etnografica di qualche sistematicità condotta da Ernesto de Martino. Si tratta, dunque, delle prime immagini realizzate nell'ambito di quel vasto e poliedrico repertorio composto sotto la direzione del grande etnologo, in cui concorsero anche le opere di altri illustri autori (quali, a esempio, Franco Pinna e Ando Gilardi), che inaugurò la stagione matura della fotografia etnografica nazionale. Fotografie di gusto pienamente neorealistico, realizzate dal figlio dello scrittore, sceneggiatore e regista Cesare Zavattini, esse si inseriscono con autorevolezza in una stagione importante, di rinnovamento culturale e di impegno civile e sociale, della fotografia nazionale. Entrate, per particolari circostanze, in una duratura zona d'ombra, dopo essere state poco e male utilizzate dallo steso de Martino, le fotografie di Zavattini sono state di recente oggetto di un rinnovato interesse critico, in particolare a opera degli antropologi.


Arturo Zavattini è nato a Luzzara, in Emilia, nel 1930. Figlio dello scrittore, sceneggiatore e regista Cesare, vive e lavora a Roma, dove cura attualmente l'archivio di suo padre. Conseguito il diploma di maturità classica e iscrittosi alla Facoltà di Lettere, iniziò, su sollecitazione del padre, a interessarsi di cinema, lavorando, prima, come assistente alla macchina da presa e come aiuto-operatore, poi, come operatore. La sua professione prese avvio, nel 1951, sul set di Umberto D di Vittorio De Sica e proseguì, nello stesso anno, con Roma ore undici di Giuseppe De Santis. Nel corso del tempo, come operatore o direttore di fotografia, Zavattini ha lavorato ancora con De Sica e De Santis e con registi del calibro di Federico Fellini, Franco Indovina, Luigi Magni, Luca Ronconi, firmando anche l'unica regia di lungometraggio curata dal padre, La Veritaaà, del 1982. Amico dell'operatore Pasqualino De Santis, che gli ha rivelato i segreti della camera oscura, osservatore della pubblicistica italiana e straniera dell'epoca, in particolare di "Life", ha manifestato un vivo e costante interesse per la fotografia come pratica e come fenomeno culturale. Il reportage in Lucania, realizzato nel giugno del 1952, sotto la direzione del grande etnologo Ernesto de Martino, resta tra le più compiute manifestazioni del suo interesse per l'immagine fissa.


Francesco Faeta è nato a Roma nel 1946. Professore ordinario di Antropologia culturale, insegna attualmente presso l'Università degli Studi di Messina. Ha svolto un'intensa pratica di ricerca etnografica e antropologica nel Mezzogiorno d'Italia e, particolarmente, in Calabria e si è occupato specificamente, dal suo punto di vista disciplinare, di fotografia. Tra le opere principali, Melissa. Folklore, lotta di classe e modificazioni culturali in una comunità contadina meridionale, Firenze, 1979, Imago mortis. Simboli e rituali della morte nella cultura popolare dell'Italia meridionale (in collaborazione con Marina Malabotti), Roma, 1980, L'architettura popolare in Italia: la Calabria, Roma-Bari, 1984, Le figure inquiete. Tre saggi sull'immaginario folklorico, Milano, 1989, Nelle Indie di quaggiù. Fotografie 1970-1995, Milano, 1996, I viaggi nel Sud di Ernesto de Martino (in collaborazione con Clara Gallini), Torino, 1999, Il santo e l'aquilone. Per un'antropologia dell'immaginario popolare nel secolo XX, Palermo, 2000, Strategie dell'occhio. Saggi di etnografia visiva, Milano, 2003.

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