Decolonizzare lo sguardo
Eris
Torino, 2025; br., pp. 96, cm 11x17.
(BookBlock).
collana: BookBlock
EAN13: 9791280495822
Testo in:
Peso: 0.1 kg
Questo saggio parte dal corpo di donna nera dell'autrice, che lo sguardo e l'immaginario dominante intrappolano nelle nozioni di genere e razza. Il biografismo si intreccia a un percorso individuale e collettivo, comune a molte persone afrodiscendenti e con origini migratorie, che inizia con il riconoscimento del colonialismo interiorizzato e trova nella decolonialità il modo per rivendicare l'autodeterminazione e il riposizionamento fuori dagli schemi preconfezionati. Per comprendere il quadro dell'immaginario italiano di oggi, Fainelli ripercorre le tappe storiche fondamentali che hanno creato "la bianchezza", costruita come una categoria di superiorità e utilizzata per giustificare il dominio politico, economico e culturale delle persone di origine europea sulle altre popolazioni in epoca coloniale. Lo stereotipo colonialista dei corpi non bianchi è arrivato fino ai nostri giorni ed è ancora utilizzato come arma di propaganda per aumentare xenofobia e razzismo anti-nero. Influenza le rappresentazioni mediatiche, dove domina la narrazione pietistica dell'Africa povera che ha bisogno di essere salvata dall'uomo bianco, come quella degli "sbarchi" e l'ipersessualizzazione dei corpi neri. Un immaginario che tocca ogni aspetto della vita quotidiana e relazionale delle persone nere. Questo immaginario va cambiato: l'autrice suggerisce di passare a un modello pluriversale, cioè capace di una pluralizzazione della conoscenza e riconsiderazione dei saperi e delle culture ritenute storicamente subalterne per decostruire lo sguardo dominante nel quale viviamo fin dalla nascita. Smantellare quello che sappiamo e ricostruirci partendo da nuove basi, dal non detto della storia che studiamo a scuola, dal fuori campo della cultura occidentale e occidentalizzata.