Toison d'or et alchimie
Archè
Testo Francese.
Milano, 1990; br., pp. 144, ill., cm 15x21.
(Bibliothèque de l'Unicorne. 44).
collana: Bibliothèque de l'Unicorne
ISBN: 88-7252-152-1
- EAN13: 9788872521526
Testo in:
Peso: 0.23 kg
Gli Argonauti, Medea, la corsa di Phrixos e Helle, hanno ispirato innumerevoli opere. Tra queste, i commenti alchemici di questo tronco comune che è il mito greco del vello d'oro, ne rappresentano una branca originale, molto ramificata; ci rivelano un aspetto emozionante dell'immaginazione occidentale esoterica. Questo studio affronta le interpretazioni alchemiche del Vello d'Oro nel suo complesso... partendo dagli autori bizantini, proseguendo con l'esame del rapporto tra la Grande Opera e l'ordine cavalleresco fondato da Filippo il Buono, e mostra come l'interesse del Rinascimento per la mitologia favorì le letture ermetiche di questa storia. Fu solo nel XVII secolo, con Guillaume Mennens e poi Michael Maier e un tipo di letteratura rosicruciana, che fiorì una vera ermeneutica del Vello d'Oro e Giasone. Mito che ebbe durante l'Illuminismo una singolare fortuna, in particolare in Germania, con commentatori come Hermann Fictuld e Ehrd di Naxagoras le cui meditazioni sbocciarono in un discorso teosofico - mentre in Francia l'esegesi di Dom Pernety rimane più rigorosamente "operativa". L'indagine finisce con la "cabala fonetica" di due adepti del Novecento, Fulcanelli e Canseliet. Una selezione di testi, una nota dedicata alla presenza del Vello d'Oro nei riti massonici e una raccolta di documenti iconografici completano l'opera. "