Energia contesa, energia condivisa. La Francia, il problema tedesco e la questione carbonifera nei due dopoguerra
Polistampa
Firenze, 2008; br., pp. 336, ill., cm 17x24.
(Storia delle Relazioni Internazionali. 12).
collana: Storia delle Relazioni Internazionali
ISBN: 88-596-0523-7
- EAN13: 9788859605232
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Extra: Arte Francese
Testo in:
Peso: 0.74 kg
Nell'era del carbone, ovvero nella prima metà del Novecento, la competizione energetica all'interno dei confini europei inasprì le profonde divisioni e le controversie territoriali fra Stati ereditate dal secolo precedente. Al centro del volume la rivalità franco-tedesca in ambito energetico, qui osservata dal punto di vista francese, che si dispiegò all'indomani delle due guerre mondiali in maniera sorprendentemente simile. Ciononostante, da questa emersero soluzioni profondamente diverse alla questione saliente del controllo strategico delle risorse carbonifere tedesche. Attraverso una comparazione storica fra gli anni 1919-'23 e 1945-'50, il libro esplora le ragioni di questa evoluzione dall'uso della forza nella Ruhr nel 1923 alla cooperazione sovranazionale che divenne il modello della Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Il volume prende in considerazione sia la dimensione della politica interna in Francia - il ruolo dei leader, delle idee e delle élite industriali - sia quella della politica estera. Emerge, nei due dopoguerra, la centralità indiscussa di quest'ultima: il declino dei rapporti tra Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti nell'ordine di Versailles e, dall'altro lato, il consolidamento del fronte occidentale nei primi anni della Guerra Fredda spinsero la Francia a sperimentare strategie diverse in risposta ai problemi della sicurezza energetica.