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Matthew Barney. Cremaster cycle

Bulzoni

Roma, 2009; br., pp. 152, cm 17x24.
(Videoteca Teatrale. 8).

collana: Videoteca Teatrale

ISBN: 88-7870-430-X - EAN13: 9788878704305

Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura

Periodo: 1960- Contemporaneo

Extra: New Media

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.33 kg


Diviso in cinque parti (cinque lungometraggi che integrano installazioni composte da sculture, disegni, libri, musiche, ecc.), il Cremaster Cycle, ovvero il ciclo del muscolo che regola la temperatura dei testicoli abbassandoli e alzandoli, rappresenta il punto di convergenza di tutta la precedente attività di Matthew Barney, un'opera complessa, capace di fotografare le inquietudini e gli stravolgimenti culturali di una situazione teorico-artistica che coincide con la fine del post-moderno. Attraverso consumi mitici del corpo (Dioniso, le leggende celtiche, la massoneria, ecc.) e miti fatti per essere consumati (i gangster, gli eroi dello sport e dell'arte, i cowboy, i serial killer, ecc.), la mitopoiesi di Barney è paradossalmente epifania del moderno, volontà risignificante, reazione (seppure potenziale) alla decostruzione del pensiero estetico-filosofico occidentale. L'ibridazione tematico-strutturale del Cremaster Cycle è pienamente rispecchiata dal linguaggio dei cinque lungometraggi, che mescola architettura, scultura, cinema, installazione. Nel Cremaster Cycle viene così, forse inconsciamente, paventata la necessità di uno spettatore post-cinematografico, minacciato continuamente dall'obsolescenza che caratterizza il nuovo tempo e dall'inafferrabilità dell'immagine.

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