La canzone di Guglielmo
Edizioni Carocci - La Nuova Italia
A cura di Fassò A.
Roma, 2007; br., pp. 360, cm 11,5x18.
(Biblioteca Medievale. 47).
ISBN: 88-430-4128-2
- EAN13: 9788843041282
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 0.269 kg
Siamo soliti identificare la grande epica francese del Medioevo con la Chanson de Roland con il suo eroismo sublime, il suo pathos, le sue calcolate e superbe simmetrie. Ma con la Chanson de Guillaume (1140 ca.) irrompe un mondo diverso, dominato dal basso e dal vile, dai corpi, dalla paura. le riarse distese dell'Archamp sono il rovescio di Roncisvalle: qui Guglielmo e i suoi uomini avanzano a fatica nella calura, "coperti di fegato e di sangue", travagliati dalla fame e dalla sete, come animali braccati ed esausti. "Oh, grossa asta, come pesi sul braccio!/ Con te non aiuterò Viviano all'Archamp, / che con doloroso affanno si battè! / Oh, grande scudo, come pesi al collo! / Con te non aiuterò Viviano in pericolo mortale! / Oh, buon elmo, come stordisci la testa! / Con te non aiuterà Viviano nella mischia, / che sull'erba si batte all'Archamp!". In questa atmosfera desolata, abbandonata da Dio, risplendono però Guglielmo, possente e vorace, vicino ad Eracle, a Thôrr, al Bhîma del Mahâbhârata, Guiburt, la fedele compagna, garante della sua sovranità il nipote Gui, puer, indomito, Rainouart. grossolano, impuro, comico, ma depositario, più di ogni altro, del coraggio e del valore. Attraverso sovrasensi mitici, spinte vitalistiche e triviali, queste fìgure ci riportano, potentemente, alle lontane radici indoeuropee della società nobiliare.