La cucina e la cantina mia
Iacobelli
Pavona, 2009; ril., pp. 240, ill., cm 16x23.
(Frammenti di Memoria. 13).
collana: Frammenti di Memoria
ISBN: 88-6252-063-8
- EAN13: 9788862520638
Luoghi: Lazio,Roma
Testo in:
Peso: 1.21 kg
La lettura di questo libro non richiede alcuna pazienza, è anzi un divertimento. Per descrivere la sua cantina e la sua cucina, questo Artusi trasteverino e moderno ricorre al piacevole mezzo di cui si servì l'Aretino: il dialogo. Imparerete a cucinare "li rigatoni co' la pajata", "la coda cor sellerò", "le ciriole in ummido" e "le cucuzzette ar pommidoro" ascoltando i colloqui di Vera e Prudenza, di Betta e Gaudenzio, di Pia e Angelina. Donne romane, e uomini "romani de Roma", che parlano il loro dialetto, e intramezzano le ricette che si scambiano tra loro con osservazioni e commenti scoppiettanti di sana arguzia popolana. È bene che il libro sia in romanesco, perché in Italia le tradizioni gastronomiche sono regionali e si devono difendere anche col linguaggio, per salvarle dal pericolo che cadano nel generico, nel press'a poco.