Parole d'amore e di letteratura
La nave di Teseo
A cura di Zappulla E. e Zappulla Muscarà S.
Milano, 2023; br., cm 12x24.
(I Grandi Delfini).
collana: I Grandi Delfini
ISBN: 88-346-1407-0
- EAN13: 9788834614075
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il corposo carteggio tra Federico De Roberto ed Ernesta Valle Ribera - ribattezzata Renata (perché "rinata" all'amore) o Nuccia (diminutivo di "femminuccia") - copre un lungo arco di tempo in un intricato, pertinace intreccio di temi intimi e letterari. Un'ardente storia d'amore che ci rivela aspetti ignorati dell'austero e schivo autore de I Vicerè e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Meta prediletta di De Roberto, al pari dei sodali Verga e Capuana, sospinti da un senso d'irrequietezza, da un'aspirazione a più vasti orizzonti, Milano rappresenta, e il carteggio ne è ampia testimonianza, la capitale dei poteri finanziari e culturali, la città più progredita, operosa, ricca di vivacità artistica e di brulicanti iniziative, con le sue prestigiose case editrici (Fratelli Treves, Galli), le grandi testate giornalistiche (il "Corriere della Sera", la rivista "La Lettura"), i rinomati teatri (la Scala, il Manzoni, il Filodrammatici, il Lirico, l'Eden), gli eleganti ritrovi (il Biffi, il Cova, il Savini, il Caffè dell'Accademia), gli elitari salotti (di donna Vittoria Cima, di Virginia Borromeo, della stessa Ernesta Valle Ribera). È lì che a De Roberto sono consentite assidue frequentazioni con i maggiori esponenti dell'intellighenzia dell'epoca, giornalisti, scrittori, editori. Amante appassionato, impetuoso, temerario, travolgente, De Roberto, per il tramite della mediazione di un focoso, insistito, spregiudicato ricordare, rinnova ebbrezze amorose per consolidare un vincolo carnale, quasi a tenere legata la sua "Nuccia". Talora impetuoso fino alla sfacciataggine, all'impudicizia, all'eccesso.