Sulle opinioni religiose di Campanella
A cura di Costantino D.
Milano, 2009; br., pp. 144.
(Biblíon. 5).
collana: Biblíon
ISBN: 88-568-0641-X
- EAN13: 9788856806410
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Nel 1862 Ferrari pubblicò il "Corso sugli scrittori politici italiani," che ebbe un discreto successo in campo letterario ed infine nel 1874 la "Teoria dei periodi politici", un chiaro ritorno ai suoi interessi filosofici (tentava uno strano approccio "matematizzante" - nel nuovo clima del positivismo - agli eventi della storia umana). Nella lunga redazione di questi due scritti e nella grande familiarità con le opere e il periodo storico in cui visse e scrisse G.B. Vico, Ferrari fece l'approfondita conoscenza di Fra' Tommaso Campanella. E non è una conoscenza di fresca data ma risale già al lungo soggiorno francese. Discutere di Campanella non è per niente facile, anche perché, dato la vastità dei suoi scritti e dei suoi interessi "enciclopedici" - è difficile ascriverlo a categorie predeterminate. Ma alla volontà campanelliana di rinnovamento certo va affiancato il suo fortissimo interesse per la pedagogia, la pedagogia sociale, quella che serve a formare i cittadini - magari secondi dettami e progetti di rinnovamento discutibili che sono il vero motore di ogni società. La cura dei giovani, la maniera di apprendere, la cura delle loro menti e dei loro corpi interessa moltissimo al frate di Stilo, e anche se il piano della sua opera pedagogica principale, "La Città del Sole", ricade nell'ambito delle creazioni letterarie utopiche, questa suscitava un fascino profondo in una personalità di riformatore e "rivoluzionario" sociale come Giuseppe Ferrari.