Il piacere dello sguardo
Jouvence
Roma, 2018; br., pp. 356, cm 24x12.
(Filosofia).
collana: Filosofia
ISBN: 88-7801-572-5
- EAN13: 9788878015722
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Nell'occhio, inteso come punto luce del nostro Essere, prendono forma personificazioni mitiche astrali: corrispondenze arcaiche remote che serbano ricette alchemiche antiche, utili e benefiche sia per la distillazione dello sguardo sia per la trasmutazione aurea della psiche. L'occhio si fa, dunque, ventre creativo, dove fermentano e affiorano tracce primitive, orme originarie, immagini archetipiche con le quali e attraverso le quali l'uomo - procedendo per mìmesis, muovendosi per iocus e operando per affinità simbolica - interagisce, raffinando e sublimando la propria Anima. Ma come si gioca il corpo a corpo sibaritico e sintetico della Visione? Come porre le immagini percepite in relazione con la profondità inconscia? E come farle aderire all'Anima dell'uomo? A questi interrogativi si è voluto dare risposta, facendo appello alla mitologia e all'Arte - alla prosa, alla poesia, al cinema, alla pittura, alla danza e alla musica in particolare - con l'intento di fare emergere la Forza e la Bellezza della percezione. Qualità e caratteristiche che meritano di essere riconsiderate e rivalutate, se si vuole promuovere una rinascenza dello sguardo. Condizione, quest'ultima, indispensabile per approdare a un'autentica Visione capace di dialogare con le istanze profonde della psiche, nel tentativo di sottrarci all'ossessione contemporanea della visibilità che ci rende, sostanzialmente, invisibili a noi stessi. Prefazione di Claudio Bonvecchio.