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Napoli. Atlante della città storica. Pizzofalcone e "le Mortelle"

Oikos Edizioni

Napoli, 2010; ril., pp. 606, ill. b/n e col., tavv., cm 30x24.
(Atlante della Citta' Storica. 7).

collana: Napoli. Atlante della Citta' Storica

ISBN: 88-901478-8-1 - EAN13: 9788890147883

Soggetto: Città,Saggi Storici,Storia dell'architettura,Urbanistica e Viabilità

Luoghi: Campania,Napoli

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 3.56 kg


Pizzofalcone e "Le Mortelle", settimo volume dell'opera di Italo Ferraro, Napoli. Atlante della città storica, è il primo dei due volumi dedicato ai borghi, ovvero le aree esterne, occidentali; il secondo avrà per oggetto "Chiaia" e concluderà la serie di otto volumi dedicata alle parti urbane.
Dopo questo primo importante approdo si concluderà un ciclo, e l'opera riprenderà il suo cammino con i volumi riguardanti "La struttura della città", i quali si occuperanno dei monumenti, i luoghi e le vie che, non appartenendo alle singole parti urbane, costituiscono la forma della città intera; il programma prevede anche la pubblicazione del rilievo in fogli dell'intera città storica.
Si tratta dell'opera più completa mai pubblicata sulla storia, la forma urbana e le architetture di una singola città; e non poteva essere che Napoli, la più estesa e conservata città storica del mondo che, ancora oggi, conserva tutti i tempi e le forme della sua millenaria costruzione. A capo di una "ricerca "paziente", l'Atlante riapre il dibattito culturale sugli studi urbani e sul futuro urbanistico della città.

In diciotto capitoli PIZZOFALCONE E "LE MORTELLE" descrive in modo ordinato e sistematico, minuziosamente e senza pregiudizi, la formazione della città, dalle origini fino alle trasformazioni dell'800 e del '900, avvenute specialmente lungo la costa; nonostante le molte ipotesi sul passato di Pizzofalcone, quasi inesistenti sono i resti materiali e pertanto l'area verrà trattata, come sempre nei precedenti volumi dell'Atlante, seguendo le tracce fisiche, sperimentabili, del suo passato edilizio ed urbanistico.
Tanto per cultura, tanto per localizzazione e forma geografica, tanto anche per occasionale apporto documentario, le parti di un sistema assai complesso e differenziato, si presentano con spiccate diversità; il pianoro di Pizzofalcone, originaria proprietà del monastero di Monteoliveto, documentatissimo in tutti i passaggi della formazione dei suoi edifici, palazzi e monasteri: l'Egiziaca, la Nunziatella, S. Maria degli Angeli, il Presidio, ed i numerosissimi palazzi tra i quali l'opera sanfeliciana per Serra di Cassano e l'antichissimo palazzo Carafa; il lungomare, con la completa trasformazione del volto della città, dalla Vittoria a S. Lucia ed al porto militare, tra '800 e '900; la direttrice di via Chiaia fino al mare, l'antichissima Cappella Vecchia, piazza dei Martiri ed il collegamento ottocentesco di via Morelli con il Chiatamone; la densità residenziale dei Gradoni di Chiaia, i palazzi di via Nicotera a ridosso del palazzo Cellamare, la storia intrecciata del monastero di S. Carlo alle Mortelle e dello scomparso palazzo D'Andrea, poi Brancaccio; infine il corso Vittorio Emanuele con i monasteri di S. Maria Apparente e S. Nicola da Tolentino ed il vico Vasto con il monastero di Betlemme e la singolare storia moderna del "palazzo dei Veterani".

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