Storia di un editor. Niccolò Gallo
Il Saggiatore
Milano, 2015; br., pp. 151.
(La Piccola Cultura. 47).
collana: La Piccola Cultura
ISBN: 88-428-2132-2
- EAN13: 9788842821328
Soggetto: Periodici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.72 kg
Un critico comunista, Niccolò Gallo, che dopo avere scritto pagine acute e lungimiranti su Vittorini e Pavese, Bassani e Cassola, Moravia e Calvino, interrompe nel 1957 la sua militanza letteraria per una crisi ideologico-politica, e negli anni sessanta diventa lo stimato, rigoroso e infaticabile direttore delle collane di narrativa italiana di Mondadori. Un critico, ancora, che manifesta sempre un atteggiamento di riservatezza personale e insieme di generosità verso gli altri. Questa immagine lineare di Gallo, che si è consolidata soprattutto dopo la sua morte nel 1971, viene verificata criticamente in modo esaustivo e rivelatore nel saggio di Gian Carlo Ferretti, anche attraverso numerose carte inedite (nove delle quali riprodotte qui). Ne risulta un'immagine integrata e corretta in due aspetti fondamentali: la maturazione di una crisi privata di fondo in quella sua rinuncia del 1957, e una serie di contraddizioni e ambiguità per i condizionamenti del suo lavoro editoriale, oggettivamente inserito nella strategia ferrea e geniale del grande Arnoldo, tra ritornanti insofferenze e disincantata accettazione. La figura di Gallo perciò, se perde il suo alone mitico, acquista una maggiore complessità intellettuale e umana, esistenziale e professionale, facendo affiorare qualcosa di segreto e indecifrabile dietro i suoi silenzi.