Dulce lusus. Lirica pastorale e libri di poesia nel Cinquecento
Edizioni dell'Orso
Alessandria, 2012; br., pp. 296, ill., cm 17x24.
(Manierismo e Barocco. 16).
collana: Manierismo e Barocco
ISBN: 88-6274-374-2
- EAN13: 9788862743747
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.97 kg
?Nei decenni iniziali del Cinquecento, prima nella poesia latina e poi in quella volgare, il lusus pastoralis si afferma configurandosi come un genere libero da obblighi allegorici, quindi volutamente semplice, ma carico di potenziali valenze metapoetiche: ibrido originato dall'intersezione tra ecloga ed epigramma, esso dà luogo a un punto di contatto fra la tradizione poetica greco-latina e quella volgare che non sarà privo di risvolti polemici. Come per il genere cui appartiene, quello polimorfo della pastorale, da cui trae gli essenziali elementi figurativi e finzionali, l'impiego o il rifiuto del lusus rivelano una chiara presa di posizione sul valore e sulle finalità della poesia e del poeta, sul rapporto che sussiste fra res e verba, fra letteratura e verità. A tale presa di posizione se ne affiancano, soprattutto nell'ambito della lirica volgare, altre di ordine storico-letterario - l'esigenza di rinnovamento del modello petrarchesco - e retorico - l'opposizione stilistica fra gravitas e suavitas - che segnano confini precisi all'interno dei territori, spesso indistinti, della lirica cinquecentesca. Tramite trattazioni monografiche e analisi per lo più in ottica macrotestuale, mettendo in dialogo teoria e prassi, il libro cerca quindi di comprendere il significato del lusus nell'opera degli autori presi in esame e la funzione che, nel rapporto fra le parti e il tutto, singoli testi o più estese sequenze pastorali svolgono in alcune sillogi della prima metà del Cinquecento.