Dagli ospedali degli Inferni e degli Esposti all'ospedale Riunito di San Miniato dal XIV secolo all'unità d'Italia
Ficini Silvio
Paolo Gaspari Editore
Udine, 2013; ril., pp. 192, ill., cm 16,5x24.
(Storica).
collana: Storica
ISBN: 88-7541-329-0 - EAN13: 9788875413293
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.43 kg
La sua importanza si accrebbe per le generose donazioni delle famiglie patrizie più illustri del Valdarno, ma soprattutto perché San Miniato divenne lo snodo principale della Via Franchigena, dove transitavano per recarsi a Roma numerosi pellegrini provenienti da tutti i paesi italiani ed europei.
Alla fine del 1700 Pietro Leopoldo in persona si occupò della attuazione della riforma del sistema sanitario e assistenziale del Granducato di Toscana e volle che l'Ospedale Riunito degli Infermi e dei Trovatelli di San Miniato divenisse esempio di organizzazione e di efficacia nella cura dei malati e nella assistenza dell'infanzia abbandonata.
Questo libro illustra anche la figura, l'opera e il pensiero di due importanti medici che si sono succeduti nella cura dei malati e dei trovatelli samminiatesi: il dottor Giuseppe Bottoni e il dottor Gioacchino Taddei. Il primo era pisano e classico esponente della scuola medica pisana, per cui la medicina non era disgiunta da una visione filosofica e da una formazione umanistica: il secondo, di famiglia di origine samminiatese, divenne uno dei primi e più riconosciuti rappresentanti della scuola medica fiorentina, per la quale le scienze, e la nascente chimica e farmacologia, dovevano diventare sempre di più fondamentali nella preparazione e professione del medico e quindi nella cura dei malati.
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