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Mazze ferrate della prima guerra mondiale. Inglesi, tedesche, austroungariche, fokosbalta e pugni di ferro

Paolo Gaspari Editore

Udine, 2007; ril., pp. 64, 120 ill. col., cm 17x24.
(Guerra e Collezionismo).

collana: Guerra e Collezionismo

ISBN: 88-7541-075-5 - EAN13: 9788875410759

Soggetto: Collezionismo (Bambole, Chiavi, Giocattoli),Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.2 kg


Questo è il primo libro che tratta in modo specifico le mazze ferrate.
Le mazze ferrate austriache per anni furono presentate nei musei e nei testi italiani come armi per "finire i feriti", o addirittura "i prigionieri", conseguenza della martellante propaganda antiaustriaca durante il primo conflitto.
Solo da pochi anni vengono descritte per quello che erano: armi d'assalto e da trincea. È arma raramente citata anche nei diari di guerra, ne accenna Ernest Junger in Nelle tempeste d'acciaio dove è impugnata da un inglese all'assalto, e Fritz Weber in Da Monte Nero a Caporetto nella descrizione di feroci assalti austriaci. La mazza ferrata fu in dotazione a tedeschi, austriaci, inglesi e francesi. Non venne usata dagli italiani. Resta l'emblema di come la prima guerra mondiale sia stata l'ultima guerra antica e la prima guerra moderna, dove mazze ferrate e corazze coesistettero con carri armati e mitragliatrici, dove l'aereo servì anche per lanciare sulle truppe nemiche strumenti antichi come le frecce, le flèchettes: la fine dell'Europa dell'Antico Regime e la nascita dell'Europa delle nazioni sembra contorcersi fra la guerra di macchine e antico corpo a corpo.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci