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La vera storia di Boy Bantàm. Raccontata dal suo scopritore, il professor Amos Merli

Le Lettere

Firenze, 2007; br., pp. 150, cm 12x24.
(Fuori Formato).

collana: Fuori Formato

ISBN: 88-6087-056-9 - EAN13: 9788860870568

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Noi umani ci culliamo nella credenza che Madre Natura sia assoggettata: perimetrata e cartografata nelle sue pieghe più riposte. Viviamo nel senso di colpa, anzi, di esserci allontanati da uno stato di natura nel quale si era tutti più buoni e più umani. E sulla nostra agenda politica spicca la difesa (o il restauro, ormai) dell'ambiente. Ma il problema è che crediamo sempre di saperla troppo lunga. Un bel giorno, in una forra selvosa appare - deforme, graffiata, albina - una Creatura. Un coniglio, o forse un pollo. E tuttavia la sua pare una lingua "incomprensibile ma chiara". Un bambino, allora, perduto e inselvatichito? Un pollo mannaro? Solo una cosa è certa: Boy Bantàm, come lo battezzano i media, ha una voce che non è di questo mondo. O di questa specie.
Attorno alla Creatura si affannano scienziati, religiosi, politici, grandi comunicatori mediatici. Col solo risultato di attirare una fama planetaria sul bambino-pollo che canta come un angelo. Di Boy Bantàm si appropriano impresari e discografici, e poi i partiti politici in lotta: il Patto per la Vita e il Movimento Antropista. Solo il professor Merli si prodiga perché venga educato come un essere umano. Ma le cose finiranno per prendere una piega imprevista - e stupefacente.
Nell'ironica cornice di un futuro di finzione si dispiega una satira appuntita e divertentissima, un'anti-operetta morale sulle nostre convinzioni in merito a cosa significhi essere umani: sul piano filosofico, politico o artistico (musicale e poetico, nella fattispecie). Un denso saggio di Rocco Ronchi esplicita le questioni, cruciali, qui implicate. Con leggerezza apparente, e una lingua limpida e sorvegliata,Umberto Fiorifa rivivere uno spirito sulfureo come quello di sua maestà Michail Bulgakov.

Umberto Fiori è nato a Sarzana, in Liguria, nel 1949. Vive a Milano. Negli anni Settanta ha fatto parte degli Stormy Six, gruppo storico del rock italiano. È uno dei più apprezzati poeti della sua generazione (dopo Case, uscito da San Marco dei Giustiniani nel 1986, i suoi libri sono usciti tutti da Marcos y Marcos: Esempi, 1992; Chiarimenti, 1995; Parlare al muro, 1996; Tutti, 1998; La bella vista, 2002). È autore di saggi critici sul rock e sulla canzone (Scrivere con la voce, Unicopli 2003) nonché, naturalmente, sulla poesia: recentissimo, da Marcos y Marcos, La poesia è un fischio. Sempre in prosa è appena uscito, da LietoColle, anche un Dialogo della creanza.

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