Carciofi alla giudia
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2017; ril., pp. 271, cm 20x20.
(Omnibus).
collana: Omnibus
ISBN: 88-04-67489-X
- EAN13: 9788804674894
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Rosamaria è una donna piena di risorse. Single impenitente, razionalista, illuminista, ha perseguito con determinazione le sue passioni, ha rifiutato di impiegarsi nell'azienda di famiglia ed è diventata regista teatrale, con tutta la fatica che ciò comporta in tempi di crisi e di tagli alla cultura. Uno dei suoi motti è: "troppa religione fa male, qualunque essa sia". Peccato che poi si sia innamorata di David, di famiglia ebraica tripolina osservante, da cui ora, a quarantadue anni, aspetta il piccolo Arturo. Rosamaria vive tra due fuochi: gli Shabbat e i pasti rigorosamente kasher con la famiglia del compagno e i pranzi domenicali molto romaneschi e tendenzialmente impuri preparati invece da sua madre, che, abituata ai modi spicci e all'autonomia della figlia, mal sopporta di vederla così arrendevole nei confronti del compagno. I Cecchiarelli e i Fellus formano loro malgrado una famiglia allargata chiassosa e impegnativa, nella quale Rosamaria - il neonato in braccio, la sceneggiatura di una nuova commedia in borsa - si muove con grazia e concretezza, senza prendersi mai troppo sul serio, cercando di rendere tutti quanti felici. Sullo sfondo, la crisi economica ormai endemica che qualche anno prima ha portato al fallimento il mobilificio della famiglia Cecchiarelli. Da allora, il fratello maggiore di Rosamaria - forse responsabile del tracollo - ha fatto perdere le sue tracce, ma le ricerche continuano.