La volontà di valore. L' etico-politico dopo Nietzsche
Libreria Dedalo
Bari, 1981; br., pp. 288, cm 11x18.
(Biblioteca Dedalo. 45).
collana: Biblioteca Dedalo
ISBN: 88-220-3745-6
- EAN13: 9788822037459
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Peso: 0.19 kg
Il pensiero di Nietzsche registra la crisi della formazione sociale moderna in quanto società cristiano-borghese, regolata internamente da quel principio di realtà che è la plurimillenaria metafisica platonico-cristiana. L'esplosione della società di massa tra Ottocento e Novecento provoca la disgregazione dello Stato politico separato e della Kultur che ne esaltava le funzioni di "civiltà" e di promozione di un progresso indefinito. Di conseguenza, ad essere investito in pieno dalla critica nietzscheana è l'equilibrio etico-politico riflesso nella teoresi hegeliana e fondato sull'unità organica tra cristianesimo, scienza galileiano-newtoniana e democrazia rappresentativa. Tuttavia, contrariamente a quanto ha affermato tutta una vasta letteratura sul "pensiero negativo", Nietzsche non mette fuori gioco la questione dell'etico-politico, agisce anzi in direzione di una sua riforma a livelli più alti. La riflessione di un Troeltsch, di uno Scheler e di un Simmel esibisce gli esiti teorici differenziati, e talora contrastanti, di un processo storico che, a partire dagli inizi del XX secolo, muove faticosamente alla ricerca di una sintesi tra valori e ragione politica, tra intelletto scientifico e codici morali.