L'osceno è sacro
Guanda Editore
A cura di Rame F.
Milano, 2010; br., pp. 293, ill., cm 14,5x22,5.
ISBN: 88-6088-368-7
- EAN13: 9788860883681
Soggetto: Fumetti
Testo in:
Peso: 0.579 kg
L'osceno, il triviale sono parte del valore lessicale di ogni popolo, ed esiste nella storia un "grande libro dello scurrile poetico", mai veramente considerato. I suoi autori hanno nomi a volte ignoti, altre volte noti e celebrati: per esempio Shakespeare e Marlowe, che in scena e nella vita si esprimevano usando "parolacce". L'ebreo di Malta di Marlowe inveiva dando della "testa di fallo" ai suoi persecutori. Il fool del Re Lear shakespeariano usava espressioni come "culo" e "chiappe", con varianti d'appoggio, a ogni occasione. Nel testo originale Amleto fa allusioni chiare al sesso femminile. Al limite dello sconcio le espressioni recitate da Molière nel Medico per forza e nel Don Giovanni. Per non parlare delle oscenità esibite da Ruzzante, dall'Aretino e da Giulio Cesare Croce il fabbro nel suo Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Ma è sorprendente scoprire come uno dei campioni del turpiloquio fosse Leonardo da Vinci, con una famosa tiritera sul fallo recitata in tutte le sue modulazioni. Riallacciandosi a una tradizione tanto illustre, Dario Fo racconta, da un'angolazione originale, le storie grandiose dei miti greci e romani, dell'Asino d'Oro e delle Mille e una notte, di Dante Alighieri e dei poeti di Provenza, della tradizione napoletana e di quella giullaresca medievale, e molte altre. E mette a fuoco la sacralità dell'osceno e della buffoneria, da cui la sessualità esce giocosa e vitale, la donna rispettata e il male scongiurato. Con 133 disegni dell'autore.