Credito, produzione, occupazione: Marx e l'istituzionalismo
Edizioni Carocci
Roma, 2012; br., pp. 140, cm 15,5x22,5.
(Studi Economici e Sociali Carocci. 67).
collana: Studi Economici e Sociali Carocci
ISBN: 88-430-6309-X
- EAN13: 9788843063093
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Peso: 0.207 kg
Scopo del volume è individuare i meccanismi che presiedono alla determinazione dei salari e dell'occupazione nell'ambito dello schema teorico della teoria monetaria della produzione. Ciò vien fatto attraverso la rilettura del pensiero di Marx e Veblen, data la convinzione che fra i due autori siano riscontrabili significativi punti di contatto sul piano dell'analisi economica. Le tesi dell'autore sono così sintetizzabili: una modalità di riproduzione del capitalismo basata sul reinvestimento dei profitti è intrinsecamente instabile, o quantomeno più instabile di una modalità di riproduzione basata sul potenziamento del welfare state, a ragione dell'attivarsi di "freni" che indeboliscono il nesso fra accumulazione dei profitti e loro reinvestimento (finanziarizzazione, tesaurizzazione, espansione di settori improduttivi, in particolare la produzione di beni di lusso). Tale modalità, implicando crescenti disuguaglianze distributive e compressione dei salari (in quanto precondizione per l'aumento dei profitti), incorre nel conflitto fra accumulazione e legittimazione e si associa a riduzioni della produttività del lavoro. Per converso, viene mostrato che politiche di alti salari e/o politiche fiscali espansive possono generare incrementi di produttività, determinando una condizione per la quale l'intervento pubblico produce effetti positivi non solo sulla domanda globale ma anche "dal lato dell'offerta", agendo positivamente sulla produttività.