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Le Portes du reve 1924-2024. Il surrealismo attraverso le sue riviste

Skira

A cura di Franchi F.
Milano, 2024; br., pp. 256, 40 ill. col., cm 15x21.
(Arte Moderna).

collana: Arte Moderna

ISBN: 88-572-5293-0 - EAN13: 9788857252933

Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Saggi (Arte o Architettura)

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.56 kg


Pubblicato in occasione della ricorrenza del centenario della pubblicazione del primo Manifeste du Surréalisme (15 ottobre 1924), il volume intende rileggere la parabola del movimento attraverso lo studio delle principali riviste surrealiste, prodotti collettivi che più efficacemente ne hanno rivelato la complessità interdisciplinare e la forza teorica, ma anche le contraddizioni e i conflitti interni.
Se la straordinaria mostra londinese Dada and Surrealism Reviewed curata da Dawn Ades nel lontano 1978 metteva a fuoco per la prima volta la centralità dei periodici nell'economia complessiva del movimento, Rosalind Krauss non esita a definire queste pubblicazioni "il vero oggetto surrealista", opere d'arte in se stesse che sfidano le convenzioni e i confini disciplinari per mescolare i linguaggi e le forme espressive.
Dai saggi riuniti nel volume emerge il ruolo fondamentale svolto dalle riviste (attentamente analizzato da importanti esperti del settore) in qualità di veri e propri laboratori del surrealismo. In apertura, Jacques Dürrenmatt esplora la rivista Proverbe (1920-21) di Paulhan ed Éluard, mentre Franca Bruera e Elena Galtsova indagano la grande rivale di Proverbe, la rivista Littérature alla ricerca dei contributi femminili fortemente innovativi. Andrea Zucchinali attraversa nel suo saggio gli snodi cruciali del periodico La Révolution Surréaliste (la rivista ufficiale del movimento ) dal 1924 fino alla chiusura nel 1929. Gianluca Poldi prosegue l'analisi sulla rivista e su altre riviste che hanno ospitato le riflessioni dei surrealisti sui processi e i materiali della pittura. Arnauld Maillet ricostruisce la vena sperimentale e pionieristica della rivista L'âge du cinéma, mentre Anna Maria Testaverde e Elena Mazzoleni si concentrano su Comoedia, attentissima all'avanguardia teatrale internazionale. Se il "surreale senza surrealismo" dell'Italia del Ventennio è al centro del contributo di Gabriele Gimmelli, con Elio Grazioli ci spostiamo invece in terra americana, con l'eclettica rivista View. Alessandra Violi indaga infine il movimento surrealista in Gran Bretagna (dalla piccola rivista universitaria Experiment a Mass Observation) e Andrea Zucchinali offre in chiusura di volume la mappatura completa delle riviste.

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