La bellezza ferita
Edizioni Ensemble
Roma, 2020; br., pp. 256.
(Officina).
collana: Officina
ISBN: 88-6881-521-4
- EAN13: 9788868815219
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.23 kg
«L'Inferno sono gli altri» scriveva Jean Paul Sartre. Perché negli occhi degli altri si vede la propria immagine riflessa, si scorgono ferite che non si vorrebbe vedere, si è costretti a riconoscere, nel proprio stare al mondo, l'inadeguatezza, l'imbarazzo di vivere, le pose grottesche di un attore involontario. La bellezza di Guillaume D. ha una ferita da cui è difficile distogliere lo sguardo: è il suo cognome, quello di un padre famoso, icona del cinema francese e mondiale, immagine insuperabile di forza, di successo, di virilità. Guillaume è un poeta. È un uomo generoso, sensibile, delicato; è diverso dal padre, ma la sua somiglianza con lui lo condanna a fuggire da se stesso, dal suo corpo che lo accusa, e che diventa perciò oggetto di martirio. Guillaume si perde e si ritrova, cerca aiuto nel vino, nella droga, sempre alla ricerca del dolore, della perdita di sé, di una semplicità di sguardo che è la sua. In un romanzo dalle forti componenti autobiografiche, l'artista Francesca Dosi ci racconta del suo rapporto con Guillaume Depardieu, dell'affinità elettiva che ha legato i loro percorsi artistici, della giovane promessa di un amore.