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Io Khaled vendo uomini e sono innocente

Giulio Einaudi Editore

Torino, 2019; br., pp. 195, cm 14x22.
(Einaudi. Stile Libero Extra).

collana: Einaudi. Stile Libero Extra

ISBN: 88-06-24090-0 - EAN13: 9788806240905

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Extra Europa

Extra: Arte Africana & Oceanica

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.94 kg


«Ci chiamano mercanti della morte, immigrazione clandestina, la chiamano. Io sono la sola cosa legale di questo Paese. Prendo ciò che è mio, pago a tutti la loro parte. E anche il mare, anche il mare si tiene una parte della mia mercanzia. Mi chiamo Khaled, il mio nome significa immortale. Mi chiamo Khaled e sono un trafficante». Khaled è libico, ha poco più di trent'anni, ha partecipato alla rivoluzione per deporre Gheddafi, ma la rivoluzione lo ha tradito. Così lui, che voleva fare l'ingegnere e costruire uno Stato nuovo, è diventato invece un anello della catena che gestisce il traffico di persone. Organizza le traversate del Mediterraneo, smista donne, uomini e bambini dai confini del Sud fino ai centri di detenzione: le carceri legali e quelle illegali, in cui i trafficanti rinchiudono i migranti in attesa delle partenze, e li torturano, stuprano, ricattano le loro famiglie. Khaled assiste, a volte partecipa. Lo fa per soldi, eppure non si sente un criminale. Perché abita un Paese dove sembra non esserci alternativa al malaffare. Francesca Mannocchi, giornalista e documentarista che da molti anni si occupa di migrazioni e zone di conflitto, ci restituisce la sua voce. Le sue parole raccontano un mondo in cui la demarcazione tra il bene e il male si assottiglia.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci