Élites e istituzioni nel pensiero di Guido Dorso
Massaro
Fano, 2024; br., pp. 126.
(Critica Storica).
collana: Critica Storica
EAN13: 9791281053274
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Sull'incapacità delle classi dirigenti del Mezzogiorno si è da poco innestata la proposta di legge Calderoli di "autonomia differenziata", che viene giustificata con lo scopo di responsabilizzare la classe politica del Mezzogiorno per giungere ad un uso più efficiente della spesa pubblica, ma che di fatto porterà a una ulteriore riduzione di risorse al Sud e alla creazione di venti staterelli. La cosiddetta secessione dei ricchi, che mette in discussione fondamentali diritti di cittadinanza quali quelli alla salute, all'istruzione, ad un ambiente sano e pulito, ad un lavoro dignitoso e ben retribuito e così via. Un colpo mortale all'unità dell'Italia. A tanto si è giunti, non soltanto per un calcolo politico della Lega di Salvini, ma anche per l'insipienza e la meschinità delle classi dirigenti meridionali, che non sono soltanto i politici, ma anche i burocrati, gli imprenditori, i giornalisti, i professionisti, i docenti universitari, i medici, gli avvocati, i manager, ecc. La classe dirigente non è soltanto quella che amministra i comuni o le regioni. È quell'insieme di persone che in funzioni diverse, in ruoli diversi hanno una visione comune della società da mandare avanti, una visione del come una società debba svilupparsi, di dove si vuole andare a parare, superando sfrangiamenti, divisioni e contrapposizioni, accrescendo il capitale sociale, riducendo le spinte individualistiche e aumentando lo spirito comunitario. Purtroppo, si deve constatare che ora non c'è una classe dirigente in grado di prospettare una meta e un orizzonte di rinnovamento e sviluppo del Mezzogiorno. Il libro di Francesco Bonito costituisce una spinta a misurarsi con queste problematiche.