Viaggio nella meraviglia. Descrivere, immaginare, ri-costruire
Galatina, 2019; br., pp. 200, ill. b/n, cm 22x30.
(Architettura e Città. 11).
collana: Architettura e Città
ISBN: 88-6766-230-9
- EAN13: 9788867662302
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura
Testo in:
Peso: 1.06 kg
Il "Viaggio nella meraviglia" tratta della fortuna iconografica e simbolica delle meraviglie del mondo dall'antichità all'età barocca. La rappresentazione del canone delle meraviglie ha avuto grande fortuna a partire dal Cinquecento: dalla celeberrima serie di incisioni di Marteen van Heemskerck (1570) agli esperimenti iconografici di De Vos, Tempesta e van Aelst, fino a Fischer von Erlach e alle incisioni meno note di Pierre Valleran. Pur essendo state distrutte col tempo, le meraviglie sono presenti nell'immaginario collettivo, confermando così la loro natura "miracolosa". Nel mondo contemporaneo, in cui spesso si fa riferimento all'appartenenza a una realtà comune gravitante attorno alle acque del Mediterraneo, si va sviluppando l'idea di una cultura "globale" che va alla ricerca di immagini che possano esprimere un'idea di universalità. Le meraviglie del mondo, in quanto archetipi primordiali, obbediscono a tale esigenza; al tempo stesso ridestano quel sentimento - di meraviglia appunto - che al giorno d'oggi è stato smarrito e che potrebbe essere la chiave per ricompattare sotto il comune denominatore di un passato glorioso una realtà frammentata, come quella mediterranea.