Quel che ha detto Mosè. Studi sulla «Collatio» I-X. Note sulla «Collatio» I-IV
Giappichelli Editori
A cura di Amabile M.
Torino, 2024; br., pp. 1272, cm 15x23.
ISBN: 88-921-4475-8
- EAN13: 9788892144750
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Questo volume raccoglie una lunga serie di studi e ricerche del prof. Francesco M. Lucrezi (con contributi di altri studiosi) sollecitate da un testo tanto suggestivo quanto enigmatico, la Collatio legum mosaicarum et romanarum. Piccola opera di cui non si conosce l'autore e la data di composizione, un testo di diritto comparato, si direbbe oggi, con intenti che si suppongono apologetici. È dubbia la data di composizione, in particolare con una lunga discussione se una determinata citazione teodosiana del 390 sia stata un'interpolazione o se fosse parte integrante del testo originale. Quanto all'autore, una prima attribuzione a un autore cristiano risulta poco credibile, data l'assenza di riferimenti alla fede e ai testi cristiani; sarebbe stato invece un ebreo, con una certa dimestichezza della Torà e anche esperto di diritto romano a compilare il testo. Ma, se posso sottolineare un rilievo al quale mi associo, in questa comparazione di testi c'è un grande assente (o molto poco presente), la Torà orale. Non c'è il Talmùd perché almeno nel IV-V secolo (se quella è la data della Collatio) era in gestazione, ma la Mishnà e altri testi c'erano. Forse l'autore voleva rivolgersi (anche) a un pubblico cristiano e gli metteva davanti un testo, quello della Torà, al quale comunque i cristiani attribuivano sacralità, mentre contestavano la tradizione rabbinica. O forse la contestava lo stesso autore con lo stesso spirito degli antichi sadducei o dei futuri caraiti; o forse la conosceva poco; cosa non infrequente tra gli ebrei di tutti i tempi che hanno buone conoscenze di culture non ebraiche (come il nostro autore conosceva il diritto romano) e di ebraismo sanno solo l'essenziale... Prefazioni di Riccardo Di Segni e Francesco Paolo Casavola.