L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.
A cura di M. Di Monte e Gennari Santori F.
Roma, 2020; br., pp. 264, ill. col., cm 21x27.
prezzo di copertina: € n.d.
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Libri compresi nell'offerta:
L'ora dello spettatore. Come le immagini ci usano.
A cura di M. Di Monte e Gennari Santori F.
Roma, 2020; br., pp. 264, ill. col., cm 21x27.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € n.d.)
Caravaggio. La Bottega del Genio
Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia - Sale Quattrocentesche, 22 dicembre 2010 - 29 maggio 2011.
A cura di Falucci C.
Roma, 2010; br., pp. 118, ill. b/n e col., tavv., cm 24x28.
(Cataloghi Mostre. 49).
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 48.00)
Caravaggio. La Cappella Contarelli
Roma, Palazzo Venezia, 10 marzo - 15 ottobre 2011.
A cura di M. Cardinali e De Ruggieri M. B.
Roma, 2011; br., pp. 150, 60 ill. b/n, 60 ill. col., 60 tavv. b/n, tavv. col., cm 24x28.
(Cataloghi Mostre. 50).
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 59.00)
La Scuola di Yokohama. La fotografia nel Giappone nell'Ottocento
Francesco Paolo Campione
Skira
A cura di F. P. Campione.
Milano, 2024; cartonato, pp. 288, 280 ill. col., cm 24x28.
ISBN: 88-572-4367-2 - EAN13: 9788857243672
Soggetto: Collezioni,Fotografia
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Orientale & Indiana
Testo in:
Peso: 0.65 kg
A realizzare tali capolavori furono artisti europei e giapponesi che risposero anzitutto al bisogno dei viaggiatori occidentali di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata dell'epoca Meiji (1868-1912) trasformava, a vista d'occhio, da un mondo ancora medievale in una moderna nazione industriale.
Sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista estetico, lo stile di quella che passerà alla storia come "Scuola di Yokohama", dal nome del suo maggiore centro di propagazione, rappresenta il vertice della fotografia ottocentesca. Vi dominano il valore propositivo del vuoto e dell'ombra, la ricerca degli schematismi e delle geometrie e la "visione ideografica" dello spazio, mentre un diffuso senso della nostalgia trama le immagini e ricorda i dolci ritratti di Utamaro e le ardite prospettive di Hokusai.
I soggetti delle fotografie restituiscono, a volte anche nei minimi particolari, la visione di una cultura profondamente caratterizzata dalla ricerca di un'armonia sottile fra le cose: paesaggi, edifici, architetture d'interni, scene di vita quotidiana, ritratti di uomini e donne, e persino le immagini in soggettiva di rami d'albero in fiore, danno la sensazione di un mondo sospeso in un'ineffabile aura di perfezione, di un incantevole ma fragile universo esotico, destinato a scomparire all'alba del Novecento.
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Quante strade. Bob Dylan e il mezzo secolo di «Blowin'in the wind»
La Dimora di Penelope. Itaca: appunti di una storia archeologica
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