La lingua di Babilonia
Casa Editrice Libraria Ulrico Hoepli
Milano, 2016; br., pp. XII-308, cm 20x20.
ISBN: 88-203-7213-4
- EAN13: 9788820372132
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Peso: 0.7 kg
Il babilonese fu una lingua di grandissima longevità e diffusione: parlata come lingua madre o lingua franca per più di due millenni, dal XX secolo a.C. fino all'inizio dell'era cristiana, in un'area che si estende dalla Mesopotamia (odierno Iraq meridionale) alla Siria, all'Anatolia e all'altopiano iranico. In lingua babilonese e scrittura cuneiforme ci è stata tramandata una enorme quantità di documenti delle tipologie più diverse: non solo di natura amministrativa, ma anche una delle prime raccolte di "leggi" prodotta dall'umanità e una vasta letteratura. Questo volume presenta a un pubblico non specialistico le strutture fonetiche e grammaticali su cui si fonda la lingua babilonese e costituisce un solido strumento scientifico per chi voglia avvicinarsi a un patrimonio culturale così vario e sfaccettato. Alla sezione grammaticale segue una raccolta di testi significativi di varia tipologia (crestomazia) accompagnati da commenti grammaticali e spiegazioni storico-culturali, consentendo al lettore un primo significativo approccio con la civiltà dell'antica Babilonia. L'ultima parte del testo raccoglie la lista dei segni cuneiformi, nella variante che appare nelle iscrizioni sui monumenti o sugli oggetti litici e quella corsiva utilizzata per le tavolette di argilla. Il glossario babilonese-italiano che chiude il volume permette di orientarsi nella traduzione degli esercizi della grammatica e della crestomazia.