Lettera al padre
Edizioni SE
Traduzione di Groff C.
Milano, 2024; br.
(Piccola Enciclopedia).
collana: Piccola Enciclopedia
ISBN: 88-6723-863-9
- EAN13: 9788867238637
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"Nel carattere di Kafka è curioso il suo profondissimo desiderio che il padre lo comprendesse e accettasse la sua attività «infantile», la lettura e più tardi la letteratura, che il padre non lo respingesse fuori dalla società degli adulti, la sola indistruttibile; ciò egli confuse fin dall'infanzia con l'essenza, con la particolarità del suo essere. Suo padre era per lui l'uomo dell'autorità, i cui interessi erano limitati ai valori dell'azione efficace. Suo padre rappresentava la priorità di uno scopo cui veniva subordinata la vita presente, scopo al quale si attiene la maggior parte degli adulti. In modo puerile Kafka viveva, come ogni scrittore autentico, sotto l'opposta priorità del desiderio attuale [...]. Il padre rispondeva evidentemente con la dura incomprensione del mondo del lavoro [...]. Kafka voleva intitolare tutta la sua opera: «Tentazioni di evasione dalla sfera paterna». Non dobbiamo ingannarci su questo punto: Kafka non volle mai evadere veramente. Egli voleva piuttosto vivere nella sfera, come un escluso. Sapeva in partenza di essere estromesso. Non si può dire che egli fosse estromesso dagli altri, non si può dire che egli si estromettesse da sé. Si comportava semplicemente in modo da rendersi insopportabile all'ambiente dell'attività utilitaria, industriale e commerciale; voleva restare nell'infantilità del sogno." (Dallo scritto di Georges Bataille)