Maria Cristina Carlini. Stanze
Franza Carlo
Verso l'Arte Edizioni
Torino, Archivio di Stato, Palazzo Reale, 13 gennaio - 3 febbraio 2005.
Cerrina, 2004; cartonato, pp. 96, 80 ill. col., cm 21,5x30.
Soggetto: Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.56 kg
Milanese, Maria Cristina Carlini lavora la ceramica dagli anni Settanta, dopo aver seguito un corso specialistico in California: tornata in Europa, lavora prima a Bruxelles, dove approfondisce lo studio delle terre ad alta cottura (grès-porcellana), e poi a Milano, dove apre uno studio nel quartiere di Brera.
Nel loggiato affacciato sul cortile di S. Ivo alla Sapienza, dominato dalla suggestiva spirale della cupola di Borromini, la scultrice presenta opere-installazioni realizzate con terrecotte, mattoni, argille bruciate: evocazioni di luoghi del mondo simbolici per l'umanità, come Bilbao, Kerbala, Costantinopoli, Felluja, Kirkuk, Sahara, Kabul, un tempo punto d'incontro e dialogo tra culture diverse e oggi martoriati da guerre e contrapposizioni.
Sorgono dal pavimento come da uno strato di terra, quella stessa terra che poi prende forma nell'aria, impastata con l'acqua e rassodata col fuoco. Nel gioco dei quattro elementi, ecco strutture primitive e mediterranee come i nuraghi alternarsi ad altre che richiamano mura arcaiche, lontani villaggi, insediamenti con tracce di vita quotidiana, deserti bruciati dal sole, in una sorta di 'mappa del mondo' che accompagna lo spettatore in un viaggio ideale tra Oriente e Occidente
Baia grande. La pialassa Baiona ultima frontiera per una valle salmastra
Eremi del Lazio meridionale. Guida ai luoghi di culto rupestri
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno