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I giudici del consiglio superiore della magistratura

Giappichelli Editori

Torino, 2014; br., pp. XVIII-371.

ISBN: 88-348-4811-X - EAN13: 9788834848111

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.78 kg


L'uguaglianza dei singoli individui innanzi alla legge è perseguibile solo in presenza dell'effettiva autonomia e indipendenza degli organi giudicanti. Questo corollario fondamentale dello "Stato di diritto" si riverbera nei confronti sia degli altri poteri dello Stato, sia dello stesso organo ed. di autogoverno della Magistratura. La presenza di "giudici del CSM" è dunque finalizzata ad evitare il rischio di possibili arbitri da parte dello stesso, mantenendo il sistema giudiziario nei binari della legalità. Ma alla "soggezione soltanto alla legge" ex art. 101 della Costituzione devono attenersi anche gli organi preposti a giudicare sulla legittimità degli atti consiliari, onde evitare che all'arbitrio del CSM si sostituisca quello del suo censore. In tale prospettiva, il volume analizza la complessa problematica giuridica del regime degli atti del CSM relativi allo status dei magistrati. Ad una ricognizione preliminare avente ad oggetto la ricostruzione del perimetro normativo (legislativo e costituzionale) di riferimento e la "sistemazione" dei vari orientamenti giurisprudenziali, segue un'analisi in senso "verticale" incentrata sulla posizione istituzionale e sulla natura del Consiglio. L'approccio metodologico si contrassegna per il dato di affiancare all'analisi dogmatica l'esame delle conseguenze ordinamentali delle tesi accolte e il vaglio critico della giurisprudenza.

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