La vita dell'opossum. Vivere bene senza un lavoro e (quasi) senza denaro
Orme Editori
Traduzione di Frasca F.
Milano, 2013; br., pp. 183, cm 15x23.
(Secondo Natura).
collana: Secondo Natura
ISBN: 88-6710-050-5
- EAN13: 9788867100507
Testo in:
Peso: 0.3 kg
A soli 18 anni Dolly Freed aveva le idee molto chiare su cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato. E soprattutto sapeva cosa l'avrebbe resa felice e cosa le avrebbe rovinato la vita. Dolly aveva capito che per vivere bene non aveva affatto bisogno di soldi, lavori frustranti o cose costose. In un ettaro e mezzo di terreno aveva tutto: cibo, vestiti e aria pulita. Il resto era superfluo. La sua teoria era semplice: "È più facile fare a meno delle cose che puoi comprare con il denaro che guadagnare i soldi per comprarle". E così, per spezzare il circolo vizioso del sistema capitalistico, questa strana teenager americana, senza tv né corrente elettrica, pubblicò nel 1978 questo libro. In poco tempo divenne la ragazza più ricercata dai media: in quegli anni sembrava la risposta alla crisi economica e all'aumento del prezzo del petrolio. "La vita dell'opossum" racconta i cinque anni che la Freed trascorse accanto al padre Frank in una fattoria a nord di Philadelphia, dove i due, con soli 700 dollari all'anno, riuscivano a produrre generi di prima necessità e qualunque altra cosa fosse loro indispensabile per portare avanti un'esistenza dignitosa. Poi, dopo tutto quel successo, Dolly si ritirò e nessuno ne seppe più nulla. Il libro non venne ristampato e i pochi che lo possedevano lo custodirono gelosamente. Ma ora, con la nuova crisi economica, ecco tornare alla ribalta le vecchie soluzioni, e su internet si susseguono gli appelli per scovare Dolly Freed e sapere come ha vissuto davvero la sua teoria.