Quando le lavoratrici si ripresero la cultura. Femminismo sindacale e corsi 150 ore delle donne a Reggio Emilia
Socialmente
Granarolo dell'Emilia, 2014; br., pp. 198, ill., cm 14x21.
(Saggi, Materiali e Memorie. 6).
collana: Saggi, Materiali e Memorie
ISBN: 88-97992-19-6
- EAN13: 9788897992196
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.3 kg
Gli sconvolgimenti del decennio Settanta, attraverso l'esperienza del femminismo sindacale e dei corsi 150 ore delle donne: all'incrocio tra i temi del lavoro, della scuola e della differenza di genere. Quando il movimento neofemminista si afferma sulla scena pubblica, le donne del sindacato cominciano ad intrecciare lotta operaia e problematiche di genere. Le lavoratrici scelgono di declinare in chiave separatista lo strumento per il diritto allo studio conquistato dal sindacato unitario nel 1973: organizzano corsi per sole donne rivendicando un tempo 'tutto per sé' grazie al quale 'riappropriarsi della cultura'. Questo volume, attraverso le fonti d'archivio sindacali e femministe delle province di Bologna e Reggio Emilia, ricostruisce in prima battuta la diffusione dei corsi misti 150 ore, per poi dare conto della nascita di un pensiero specificamente femminile all'interno del sindacato e raccontare i corsi 150 ore delle donne. La ricerca approfondisce il caso di Reggio Emilia, sia per l'accurata conservazione e disponibilità di fonti, sia per la sua particolare vivacità politico-culturale. Un contributo per non dimenticare l'esperienza del femminismo sindacale in Italia, importante soprattutto in un momento in cui il lavoro, e quello delle donne in particolare, sembra divenire evanescente e disperso, perdendo le tracce delle proprie origini e della forza delle proprie lotte.